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Nessun miracolo, nessuna resurrezione. La corsa finale ai playoff del Ciampino si ferma alla penultima giornata, con la sconfitta per 3-1 contro la capolista Antares (aritmeticamente in finale come prima del girone F).

Al PalaAurelio serviva un’impresa per raddrizzare una situazione ripida come una sfera che scorre su un piano inclinato, complice anche la vittoria di Sales su Sempione nell’anticipo del mercoledì.

La settimana rossoblu che ha preceduto il big match contro la squadra di Scafati è stata molto sentita da Mancone e compagne che avevano da chiedere a loro stesse un ultimo sforzo per sovvertire ogni pronostico e tenere accesa la fiamma in vista dall’ultimo match di sabato contro Sales in autentico dentro o fuori, che però dopo il risultato di ieri, perde di molto il suo valore.

Ma andiamo a raccontare il film di questa corsa all’ultimo respiro dall’amaro epilogo che purtroppo ha stroncato le speranze del Ciampino di chiudere una stagione comunque sopra le righe.

Iurescia e Menna si giocano il tutto per tutto contro Antares, schierando Riganelli in Palleggio, Mancone opposto, la coppia di schiacciatrici D’Adderio-Di Blasio, centrali Conti e Sette (al posto di Angradi non al top) libero Cresta.

Ciampino parte bene mentalmente e tatticamente, sa che non sarà una passeggiata e può e deve dare tutto per tenere vivo il sogno. Si combatte a ritmi non elevatissimi, il caldo di questo 2 giugno è torrido anche alle 8 di sera e la lucidità e l’attenzione sono le chiavi da tenere saldamente in mano per imprimere la propria impronta sul match dove comunque si resta in perfetta parità (7-7). Ciampino, però, sembra fermarsi e non capitalizza quando dovrebbe favorendo le gialloblù di Scafati nel trovare il vantaggio. Le ospiti sono lì e la partita diventa incandescente e tesa, anche se viene sporcata dai troppi errori al servizio. Manca sempre quel guizzo per dare continuità e chiudere con punti preziosi ma si gioca su un filo tanto invisibile quanto tagliente, dove anche il pubblico presente vive la sfida in maniera concitata. Antares conduce 18-14 e con il set in salita Iurescia si gioca il doppio cambio Moresi-Mancone e Angradi-Riganelli per destabilizzare la linea offensiva avversaria e avere più soluzioni in attacco, ma la situazione precipita con Ciampino che subisce troppo e crolla sotto i colpi di Santoro e compagne. Finisce 25-16, un punteggio severo ma giusto per quanto visto nella seconda parte del set.

Secondo parziale con Angradi dentro dal primo minuto come C2 per cercare una rimonta che ha dell’impossibile. Ciampino parte bene, benissimo, con un 6-3 di carattere e gioco pulito e fluido e mette a terra punti preziosi con Mancone e Conti, supportate da una magistrale prova di Cresta. Il 9-4 fa arrabbiare coach Scafati che richiama le sue al timeout mentre le ragazze di fuoco sono con il morale a mille e piene di energia. Non c’è mai da stare tranquilli e basta adagiarsi per prendere un break di 3-0 e rifugiarsi in un timeout di riflesso in cui Iurescia e Menna danno le giuste indicazioni tattiche e invitano a non mollare un centimetro. Ciampino resta avanti sull’asse Riganelli-Mancone che dona la spinta determinante per contrastare la furia di Santoro da posto 4. Partita che diventa spettacolare, appassionante e molto intensa con scambi lunghi e recuperi prodigiosi dei due liberi, che meritano gli applausi ad ogni azione. Si resta sul +1 Ciampino che sa che non può concedere più errori e infatti ancora una volta è la meccanica del gioco a dire la sua, meccanica che parte dalle difese di Cresta agli attacchi vincenti di Mancone passando per le scelte azzeccate di Riganelli. Antares chiama timeout sul 18-15 e siamo alle battute finali di un set meraviglioso. Stavolta sono le padrone di casa a sbagliare molto e le ragazze di fuoco ne approfittano chiudendo le porte con due muri micidiali ancora di Mancone. Ciampino va a distendersi e chiude un devastante secondo set 25-18

Terzo set dove non scende in campo lo stesso Ciampino agguerrito del secondo parziale e il passivo di 4-1 fatto di soli errori individuali ne è un chiaro campanello di allarme. Le rossoblu danno segni di vita ma restano sempre sotto di 4 lunghezze che sembrano irrecuperabili. Iurescia cerca soluzioni alternative inserendo Moresi per Riganelli e Cantalini per Di Blasio, correndo ai ripari col secondo timeout del set solo sul 13-7. Il divario non si colma, nonostante qualche sprazzo vincente, Antares trova il +7, entra anche Ruocco per D’Adderio ma il tracollo delle rossoblu diventa imbarazzante e senza giustificazioni. Antares allunga e il passivo è troppo pesante per essere vero. Finisce 25-14 e adesso le speranze sono ridotte ad un lumicino.

Quarto set che può decidere una stagione: o porti la sfida al tie break o dici addio ai sogni per cui hai lottato fino ad ora.

Antares è subito avanti 8-4 e sale il nervosismo per qualche decisione arbitrale dubbia. La squadra ospite sembra lontana da quanto visto nel secondo set e Iurescia, indemoniato, chiama timeout sul +5 per le padrone di casa. Ciampino prova il tutto per tutto dimostrando di tenere le botte forti dell’attacco gialloblù e trova boccate d’ossigeno in Di Blasio e una D’Adderio in crescita. Mancano però i punti decisivi in fase di contrattacco e Antares non aspetta nessuno, portandosi su un netto 16-9. Iurescia e Menna non sanno più che pesci prendere, gli ingranaggi del gioco di Ciampino si stanno sfaldando punto dopo punto e non c’è il mordente necessario per riprendere per i capelli una partita sull’orlo del baratro.

Antares allunga sul 19-11 e le ragazze di fuoco sembrano non rispondere più a nessun comando del joystick di coach Iurescia. Il passivo si fa meno pesante con diversi errori della squadra di Scafati che abbassa notevolmente il ritmo. Ciampino ci prova fino alla fine ma il divario di 6 punti sul 23-17 è una sentenza. Antares chiude dopo uno scambio lunghissimo 25-18, vince meritatamente e stronca il sogno della finale alle ragazze di fuoco.

Chi rompe paga, si dice, e l’aver rotto i propri equilibri sui quali si era poggiata la preparazione di questa partita, non seguendo le dovute indicazioni e non capitalizzando in fase di contrattacco, è stato solo il primo di una serie di errori capitali che in queste partite si pagano con un conto salato. Forse Ciampino subisce una lezione troppo severa, per quanto visto nei momenti di massimo splendore della gara e per la qualità del gioco e dell’organico che ha mostrato quest’anno, ma purtroppo la mancanza di soluzioni e la criticità sul piano emotivo si è fatta sentire contro avversarie più lucide nei momenti cruciali e più attente a ogni singola situazione di gioco.

Le ragazze di fuoco si sono complicate la vita nelle sfide che contavano, portando a casa tanti rimpianti ma anche un’esperienza di vita pallavolistica che non può non spazzare via quanto di bello fatto in questi 8 mesi. Il solo essere arrivate alla penultima giornata dei playoff a lottare fino a 3/4 di partita contro un avversario sfiancante e agguerrito può essere anche letto come un motivo di orgoglio e di crescita di un gruppo consolidato che ha maturato tanto sul piano tecnico, tattico e morale ma che paga troppo la pressione delle sfide importanti.

Si riparte da questa sconfitta per proiettarsi già verso la prossima stagione, si riparte dalla Serie D, a caccia del prossimo treno dei desideri in quanto questo ormai è passato e sui binari del destino non c’era il nome di Ciampino. Si riparte dal qui ed ora, soprattutto per completare l’ultima fatica di questo viaggio, per salutare questo campionato sabato 4 giugno in casa contro Sales nell’ultima partita della stagione e per ringraziare l’inossidabile pubblico del Tarquini e congedarsi con il meritato riposo in vista della prossima avventura.

Perdere fa parte della vita, ma è da qui che sono iniziate le più grandi vittorie. Perché sotto l’abisso non si può andare, si può solo risalire e sarà così bella la luce in fondo al tunnel percorso insieme come una vera squadra, come una vera famiglia.

A testa alta. Sempre!

FORZA CIAMPINO